In Italia, ormai da molti anni il numero di impianti fotovoltaici è in costante aumento, sia tra i privati cittadini che tra le aziende, alla luce dei tanti vantaggi collegati a questa tecnologia, primo tra tutti il risparmio in bolletta, evidenza che oggi più che mai è tangibile, con la crisi energetica conseguente all’innalzamento esponenziale dei prezzi dei combustibili fossili, come gas e petrolio, che messo in seria crisi le famiglie ma anche le società alle prese con la necessità di dover coprire il proprio fabbisogno a un costo più alto senza allo stesso dover ridurre i livelli di produttività.
In questo contesto, diventa quindi fondamentale analizzare con attenzione le proprie esigenze energetiche se si è pronti a investire nel fotovoltaico e, d’altra parte, verificare le performance del proprio impianto già esistente per constatare l’effettivo sfruttamento di tutto il suo potenziale.
Esistono diversi fattori che determinano la soluzione finale per la realizzazione di un impianto, così come è possibile procedere con diverse attività per valutare le sue performance una volta attivato.
Vediamole.
Come analizzare le performance dell’impianto fotovoltaico
Come appena accennato, la valutazione dell’efficienza energetica fotovoltaico può essere portata avanti attraverso una serie di attività che possono essere gestite in prima persona, facendo uso anche di dispositivi ad hoc, in molti casi già installati nell’impianto stesso, soprattutto nei modelli più recenti.
Il primo passo da intraprendere è sicuramente quello relativo al controllo dei dati di produzione di energia dell’impianto, attraverso il sistema di monitoraggio dell’impianto o tramite inverter o contatori di energia. Si deve quindi verificare la quantità di energia prodotta giornalmente, mensilmente o annualmente, per avere un insieme di evidenze riguardanti l’efficienza.
Parallelamente va condotta una analisi della capacità nominale dell’impianto fotovoltaico, ovvero la massima potenza che può generare, calcolando la percentuale di energia effettivamente prodotta rispetto alla capacità nominale. Se viene prodotta una quantità significativa di energia rispetto al valore nominale, può essere considerato efficiente.
Un altro buon metodo per analizzare le performance concerne la valutazione delle prestazioni durante le diverse stagioni dell’anno. Poiché la quantità di luce solare disponibile varia durante l’anno, è importante verificare se l’impianto mantiene un’efficienza costante o se ci sono fluttuazioni rilevanti in alcuni periodi dell’anno.
Azione da fare obbligatoriamente, servendosi di un consulente esperto del settore, riguarda l’orientamento e l’inclinazione dei pannelli, per verificare che siano corretti. La tecnologia fotovoltaica ottiene il massimo rendimento quando i pannelli sono orientati verso il sole e inclinati con un angolo adeguato in base alla latitudine della posizione. In caso di posizionamento scorretto, potrebbe essere necessario apportare modifiche. Allo stesso modo anche un’ispezione visiva potrebbe far emergere la presenza di eventuali problemi, come danni fisici ai pannelli, crepe, rotture, problemi ai cavi e all’inverter, così da intervenire con le riparazioni e riportare le performance ai livelli attesi.
Infine, si può procedere all’analisi dei dati storici di produzione per individuare anomalie o variazioni nelle prestazioni, confrontandoli anche con le evidenze meteorologiche, per vedere come opera l’impianto in diverse condizioni climatiche
Come scegliere l’impianto fotovoltaico
Fin adesso abbiamo parlato delle modalità di verifica dell’efficienza energetica di impianti già installati e attivi. Ma come si sceglie il fotovoltaico in base alle nostre esigenze? I fattori sono molti ma quelli su cui puntare la maggiore attenzione sono relativi in primis ai propri obiettivi energetici.
In questo senso, è fondamentale determinare la quantità di energia che si desidera generare, potendo in questo modo dimensionare correttamente l’impianto in base alle proprie esigenze, e parallelamente valutare lo spazio disponibile per l’installazione. Si può considerare la superficie del tetto, il terreno o altre aree disponibili e, in caso di spazio limitato, si può optare per pannelli solari ad alta efficienza, meno ingombranti ma più performanti, ovviamente più costosi.
Una volta individuata la potenziale area di installazione, bisogna tenere conto dell’orientamento e dell’inclinazione, verificando di poter posizionare l’impianto nel migliore dei modi, così da massimizzare l’efficienza, aprendo anche all’ipotesi di piccoli lavori per l’adeguamento.
Come intuibile, inoltre, non si possono non analizzare le condizioni climatiche della propria zona, constatando la quantità di giornate di sole e i livelli di irraggiamento. Se si vive in aree caratterizzate da poca luce, infatti, si dovrebbero scegliere pannelli ad hoc in grado di generare energia anche con poco sole.
Come per ogni tipologia di impianto, non esclusivamente fotovoltaico, bisogna assicurarsi di scegliere componenti di alta qualità per l’impianto fotovoltaico, approfondendo la reputazione del produttore dei pannelli, dell’inverter e di altri elementi chiave, così da migliorare la durata e le prestazioni del sistema.
Infine, proprio per la complessità di questo settore, sarebbe bene evitare il “fai da te”, a meno che non si disponga di competenze specifiche, e affidarsi a società specializzate nel fotovoltaico, che si occuperanno di ogni fase dell’installazione e della successiva assistenza tecnica.