Tutti sappiamo cosa sono le classi energetiche quindi, spesso, quando dobbiamo acquistare un elettrodomestico, oltre a valutare il prezzo e le funzioni, controlliamo anche in quale classe rientra. Spesso però, qualcosa ci sfugge, perché non troviamo gli stessi parametri, quindi vediamo di fare chiarezza ed entrare nei meandri del risparmio energetico.
Tutti gli elettrodomestici devono mostrare la classe energetica
La normativa europea include solo alcune tipologie di apparecchi nell’obbligo della dichiarazione di classe energetica e, di queste, fanno parte: frigoriferi (compresi congelatori e tutte le varianti), lampadine, lavatrici e lavasciuga, lavastoviglie, boiler elettrici, forni elettrici, condizionatori e climatizzatori, aspirapolvere e cappe aspiranti. Gli altri elettrodomestici (per esempio macchina del caffè, phon, piastra) non si sa perché, ma non rientrano nella normativa quindi non hanno l’obbligo di esporre la targhetta della classe energetica.
L’etichetta delle classi energetiche la conosciamo sicuramente tutti: la zona con miglior efficienza è di colore verde, quella media è gialla e quella di minor efficienza è rossa. Non tutti gli elettrodomestici però, sull’etichetta, riportano le stesse classi energetiche. Le lampadine, ad esempio vanno da A++ ad E, mentre la maggior parte degli elettrodomestici ha una scala che da A+++ fino a D.
I televisori utilizzano tutte due le classi, mentre gli aspirapolvere e le scope elettriche hanno una scala che va da A a G poiché le loro etichette rientrano ancora nella normativa del 1996. Possiedono l’etichetta A+++/D solo se sono state prodotte nel 2017, mentre le lavasciuga hanno solo l’etichetta vecchia.
Come viene calcolata la classe energetica
L’evoluzione della tecnologia e il normale esaurimento degli elettrodomestici più vecchi, ha portato all’eliminazione delle classi più “esose” a favore di classi che aumentano sempre di più la loro efficienza. Per poter calcolare la classe energetica d’appartenenza si eseguono una serie di test che valutano l’efficienza ma è necessario ricordare che la classe energetica e consumi non sono due cose che vanno di pari passo. Ad influire, in questo caso, sono le dimensioni e prestazioni dell’elettrodomestico. Un televisore da 60” di classe A+, ad esempio, consumerà come un 43” di classe B. Questa è una cosa importante da tenere a mente quando ci apprestiamo a fare qualche acquisto ed è per questo motivo che diventa necessario controllare l’etichetta che riporta i consumi specifici, oltre a consultare la classe d’appartenenza,
In poche parole, per fare un acquisto realmente mirato che non riservi sorprese future, bisogna rapportare la classe energetica ai consumi in modo da sapere se, quello che stiamo scegliendo, è realmente il prodotto migliore.